Funzioni del piede in complesso

Fisiologia del piede (seconda parte)

Roberto Menegon  Massimo Busetti

1999

 

Il piede è la base del corpo, di cui riceve le pressioni che trasmette al suolo; dal suolo ne riceve degli urti, che sono le reazioni alle pressioni che ritrasmette al corpo, dopo averle modificate e attutite.

Tale azione ammortizzatrice è dovuta alla particolare disposizione ed all’elasticità delle varie parti del piede e si manifesta con i cosidetti movimenti diastolici e sistolici.

I movimenti sistolici sono movimenti di restringimento: cessate le pressioni il piede si restringe e riprende dimensioni e forma normale.

Questi movimenti, tuttavia, non sono uniformi nelle varie parti del piede, essendo più accentuati ai talloni e ai quarti, meno alle mammelle, inesistenti in punta e sono tanto più pronunciati quanto più veloci sono le andature del quadrupede e quanto maggiore è il peso che l’animale deve sopportare.

Nel piede in cui il fettone appoggia a terra, l’allargamento e l’accrescimento sarà maggiore visto il massaggio fornitogli dal terreno stesso, al contrario sarà più limitato in quello in cui non raggiunge il suolo.

I movimenti del piede sono infine indispensabili per una buona circolazione del sangue in quest’organo; è noto che un prolungato riposo del quadrupede determina scarso accrescimento dell’unghia e facile restringimento del piede stesso.

Un’ultima considerazione sulla meccanica del piede: il peso del corpo, specialmente nelle andature veloci, spinge in basso l’osso triangolare, che tenderebbe a sfondare lo zoccolo. Ne è però impedito sia dal cercine coronario, ostacolato nella sua discesa dal solco coronario, dall’ingranaggio podocherafilloso e dalla conformazione a volta della suola.

 

Accrescimento dello zoccolo

L’accrescimento dello zoccolo dipende dall’attività del tessuto cheratogeno; esso non avviene in maniera sempre uguale ed è influenzato da diversi fattori quli l’alimentazione, il lavoro, il riposo, la temperatura, il clima, il terreno: (in quasi tutti i soggetti si può notare una buona crescita nel periodo di primavera-estate e scarsa in autunno-inverno, dovuta sia dal movimento che dal cambio ed infoltimento del manto). Su soggetti con scarso spessore e o consistenza dello zoccolo, nei periodi di scarsa crescita dell’unghia è consigliato aiutare l’animale con degli integratori specifici, i quali ne favoriscono l’accrescimento e ne migliorano la consistenza. Quindi: una carenza di nutrizione da meno consistenza e sarà presente all’orlo plantare circa dopo 8-10 mesi, dando anche problemi alla ferratura “unghie scheggiose”.

Negli adulti si ritiene che per il rinnovamento della muraglia occorrono da 10 a 12 mesi; nei giovani l’accrescimento è più rapido.

Nei soggetti che vivono allo stato brado l’accrescimento dell’unghia è pari al consumo.  

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