dott. Marco Mora
1997
Con questo termine s’intende il processo infiammatorio asettico del cheratogeno (tessuto che genera lo zoccolo) a carattere recidivante. Nota anche col termine di podoflemmatite, rinfondimento, pododermatite asettica diffusa ecc. … Colpisce in prevalenza gli arti anteriori.
Cause: ci sono varie ipotesi, anche se oggi la laminite viene per lo più interpretata come manifestazione - tossico alimentare. Ingestioni massive di cereali (soprattutto d’orzo), erba, acqua, microtraumi continuati, particolari disfunzioni ormonali (obesità), impiego prolungato di cortisonici, ritenzione di placenta post - partum, coliche, forme virali respiratorie possono portare alla liberazione di tossine istaminosimili con conseguenti disturbi di circolo locali e conseguente distacco di dermacherafilloso. La terza falange, cioè, tende a staccarsi dalla parete cornea allontanandosene in senso flessorio fino a determinare pressione sulla suola e nei casi più gravi a perforarla (figura). Sintomi forma acuta: prima che compaiano i sintomi caratteristici, si hanno alcune manifestazioni di malessere generale che spesso passano inosservate. Dopo alcune ore si osserva anoressia, tremori, temperatura, polso e respiro accelerati, mucose congeste e soprattutto stazione instabile, barcollante con il peso tutto sul posteriore o addirittura in decubito permanente se sono interessati tutti e quattro gli arti.
Il rialzarsi anche sotto forti stimoli è assai difficile. Localmente si ha notevole aumento di temperatura dello zoccolo e grave dolorabilità particolarmente in punta. Sintomi forma cronica: questa forma è la manifestazione patologica legata alle modificazioni anatomico - strutturali instauratesi in seguito ad uno o più attacchi acuti. Il cavallo presenta appoggio sugli arti posteriori e la scatola cornea si presenta deformata con un notevole innalzamento dei talloni e allungamento e deformazione della punta. La suola è più o meno convessa con estesi distacchi dalla linea bianca e nei casi più gravi con perforazione nella zona della punta. Radiologicamente è presente la tipica rotazione della terza falange.
Diagnosi: non presenta difficoltà essendo i sintomi tipici. Prognosi: riservata nelle forme acute, in quanto vanno tenute in considerazione le alterazioni anatomico - funzionali, la possibilità di recidive ed il passaggio alla forma cronica nella quale la prognosi è infausta. Terapia: nella forma acuta si devono curare le manifestazioni instauratesi e trattare le cause responsabili del loro insorgere. Quindi somministrazione di antinfiammatori e antistaminici, antibiotici, infusione endovenosa con disintossicanti ecc. …
Per il trattamento delle cause responsabili si somministreranno dei purganti (se la causa è alimentare) e si manterrà una dieta rigorosamente priva di cereali, nelle forme puerperali si provvederà alla rimozione della placenta e una cura della metrite. Nella forma cronica la terapia è sostanzialmente basata sul pareggio e sulla ferratura correttiva con ferri, che proteggono la suola (solette in cuoio, gomma, traverse metalliche).
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