Ritorno alla Randona

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La cascina Randona di Casalborgone (TO) è stata per tre giorni protagonista, con oltre 45 cavalli, di un raduno all’insegna dell’amicizia e del divertimento. Si è svolto infatti nei giorni 23-24-25 aprile il Ritorno alla Randona, un trekking organizzato dalla sezione di Torino di Natura a cavallo, la quale ha proposto tre interessanti itinerari alla scoperta dei paesaggi del Parco del Po e della Collina Torinese, con particolare interesse alla conoscenza della cultura eno-gastronomica piemontese.

I referenti regionali, Sergio Abena e Franco Benedetto, hanno organizzato con cura e in ogni dettaglio percorsi e accoglienza, dimostrando ancora una volta come la volontà e lo spirito che animano questa associazione siano volti a far sì che ogni raduno di Natura a cavallo sia un momento di passione sportiva unita al senso di convivialità e amicizia.

In ogni appuntamento che NAC propone – affermano Franco e Sergio - si cerca sempre di prestare la massima attenzione nel proporre tutti quei particolari che sono i segni distintivi e nostri principi fondanti: natura, territorio, cultura, gastronomia, accoglienza. Negli anni passati, noi responsabili del gruppo di Torino abbiamo proposto i parchi della collina di Superga, del Po, le Langhe, il Roero, il Monferrato, , il Canavese e, per il raduno nazionale, la terra dei Santi del Castelnuovo astigiano. Capita poi però che diversi soci serbino dei ricordi particolari in termini di accoglienza e ti richiedano insistentemente di tornare in un determinato territorio. L’idea di un “Ritorno alla Randona” è nata così e noi lo abbiamo riproposto volentieri cercando di inserire nel programma alcune novità. Pertanto abbiamo portato i nostri ospiti in giro per il Parco fluviale del Po, recentemente inserito dall’Unesco fra i territori sotto la propria tutela, da Chivasso verso Verolengo, Cavagnolo, Brusasco, fin sotto la rocca di Verrua Savoia; e poi la collina di Lauriano Po e Piazzo, già Monferrato, dove i boschi lasciano il posto ai vigneti che producono i nostri vini tipici, Freisa e Barbera. La cultura di un territorio è data anche dalla cucina pertanto abbiamo voluto rivisitare e far conoscere tutti gli antipasti della cucina piemontese che deriva direttamente dalla cultura gastronomica dei Savoia, i quali erano soliti aprire i loro pranzi reali con numerose portate preliminari di assaggio. E poi l’accoglienza, la cultura dello stare insieme, e del condividere la passione per il cavallo e il turismo equestre. Ecco, questo è lo spirito che ha animato il Ritorno alla Randona. L’esito di questa passione ve lo racconterà Alessandra, al primo anno di tesseramento in NAC, che con la sua cavalla Giana di razza Bardigiana, era alla prima esperienza di trekking”

<Cascina Randona. I primi arrivi iniziano il 22 aprile. Complice una bella giornata di primavera, che sembra voglia incoraggiare gli organizzatori. Uno dopo l’altro i cavalli hanno iniziano ad animare i recinti, mentre i soci possono apprezzare la bellezza e la tranquillità del luogo, immerso nel verde della collina. La mia cavalla è tranquilla, sembra non accorgersi del cambiamento avvenuto nella sua esistenza…mi sa che sta apprezzando la disponibilità di erba fresca a volontà.

Sabato 23 alle ore 9:30 ha inizio la prima tappa: passeggiata lungo le sponde del fiume Po, seguendo i sentieri nel parco fluviale fino a Verrua Savoia. Circa sette ore in sella e oltre 35 chilometri per scoprire e ammirare la bellezza del parco fluviale, con i pioppeti e le distese coltivate a fare da cornice. Una sosta refrigerante nelle acque del Po viene particolarmente apprezzata dai nostri amici cavalli. Passo, trotto, galoppo… che meraviglia poter passeggiare insieme, intrattenendo conversazioni cordiali. Il percorso si snoda per chilometri e finalmente arriva l’ora della sosta per il pranzo. Nel verde del parco consumiamo un ottimo pasto (davvero squisito il risotto con i funghi preparato su momento dal catering del Bric di Montiglio), prima di riprendere la strada del ritorno. Una doccia rinfrescante e siamo di nuovo pronti per affrontare la seconda tappa gastronomica: la cena presso il ristorante “La Moia” in località Tonengo.

Domenica 24, sempre alle ore 9:30, si torna in sella per la giornata più impegnativa: passeggiata nel bosco del Vaj, lungo i sentieri del Parco della Collina del Po. Un continuo saliscendi mette a dura prova per circa sei ore (meno male che la tappa per il pranzo offre un momento di relax) cavalli e cavalieri, ma la bellezza del paesaggio e la splendida giornata di sole soddisfano ampiamente tutti i partecipanti. La lunga giornata termina con una particolare cena a base di antipasti (ben 86!) presso l’”Osteria della Pompa” a Cocconato, locale tipico della cucina piemontese. Apprezzata la cucina, ma anche l’architettura del locale: i soffitti a volta rendono davvero suggestiva l’atmosfera conviviale.

Lunedì 25, ultima tappa, con un percorso breve e non eccessivamente impegnativo. Alle ore 9:30 in sella, diretti verso le colline nei dintorni di Casalborgone, in direzione di Piazzo, località in cui si è prevista la sosta per consumare l’aperitivo. Circa cinquanta cavalli affollano la piccola borgata, posta sulla sommità del colle. Il panorama è spettacolare ovunque lo si guardi. Anche oggi una giornata assolata a far da cornice, un paesaggio dagli splendidi colori. La punta inconfondibile del Monviso fa capolino fra due collinette verdeggianti, sembra voglia mandare il suo saluto ai visitatori giunti da lontano. Si riprende il cammino, per l’ultima tappa gastronomica. Infatti, al rientro in cascina, ad attendere i partecipanti c’è una gustosa grigliata, accompagnata da ottimi antipasti e da ottimi vini.

Saluti e abbracci. Chissà perché ho avuto la sensazione di aver incontrato amici, non semplici conoscenti. C’è chi parte presto perché arriva da lontano, ma ha negli occhi la consapevolezza di dover fare tanta strada con il cuore leggero, perché i ricordi delle tre giornate trascorse insieme sono un regalo prezioso. E anche per me è arrivato il momento dei saluti. Con un pizzico di tristezza carico il mio cavallo sul trailer, provando già nostalgia per questi luoghi. Ma dentro di me tanta serenità.

Grazie NAC, alla prossima

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