15° RADUNO NATURA A CAVALLO – MANTOVA E LE COLLINE MORENICHE

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Dicono che la fortuna aiuta gli audaci

ed al 15° raduno nazionale di Natura a cavallo, dove gli audaci erano più di duecento, la fortuna questa volta ci ha visto benissimo. Bisogna dire che ce lo meritavamo. Mai tanti valori e tanta gioia si sono visti insieme. Amicizia, simpatia, condivisione, pazienza, puntualità, organizzazione, dialogo, appartenenza, amore per i cavalli si respiravano in ogni momento di questo raduno durato quattro giorni passati troppo in fretta. Ed il cielo, pur essendo spesso nero e minaccioso, tutto questo ha visto e mai ha rovinato la festa, anzi ci ha donato giornate bellissime. Giornate animate dagli organizzatori in modo ineccepibile. Passeggiate in colline bellissime, lavorate dall’uomo ma ancora integre in tutta la loro naturale bellezza, borghi storici incantevoli, cibo squisito ed ottimo e soprattutto la gioia di stare insieme con amici che provenivano anche da luoghi lontani ma che condividevano la stessa passione. Con orgoglio possiamo dire che quando eravamo in sella, tutti uniti ed ordinati, ci sentivamo un’unica entità, forte e coesa. Che bella sensazione. E’ un sentimento che ti riempie la vita, che ti fa affrontare i problemi quotidiani con maggiore serenità. E’ questo lo spirito che deve sempre animare Natura a cavallo e la parola d’ordine è condivisione. Condividere l’ambiente che attraversiamo con il nostro cavallo, condividere la cultura e la conoscenza che ognuno di noi porta con sé, condividere la gioia del cibo consumato assieme nella stessa tavola, insomma condividere la vita.

 

Giovedì 2 giugno arrivo a corte cavalli.

Mai visto un disordine così tanto ordinato. La prima impressione che hai, quando vedi trailer che si fermano in ogni dove, cavalli dappertutto, persone che si danno da fare, altre che tranquillamente chiacchierano, si abbracciano, si salutano, è di essere in una fiera. Poi ti rendi conto che ognuno sa cosa fare, nessuna intralcia l’altro, vedi che cavalli, trailer ed auto vanno tutti al loro posto senza problemi, che chi può ti aiuta con il sorriso e che tutto è pronto per accoglierti. Allora capisci che sei arrivato tra i tuoi, sei a casa, sei in famiglia. La giornata vola, cerchi amici che non vedevi da tempo, conosci nuove persone, assapori le battute ed i racconti di passeggiate e di avventure a cavallo, aspetti con ansia i ritardatari, passi davanti ai box guardando e controllando che tutto sia a posto, hai paura di aver dimenticato di salutare qualcuno, ti informi dei programmi, ceni e … vai a letto. La giornata è finita ma la festa è cominciata.

 

Venerdì 3 giugno, la prima passeggiata.

La sveglia suona alle 6.30 del mattino. Che trauma, ti rendi conto di aver dormito solo poche ore. Colazione al volo, prepari l’attrezzatura, corri a Corte Cavalli, sei convinto di essere in ritardo. Pensi che è impossibile che 200 cavalieri riescano a sellare i cavalli ed essere pronti per partire alle nove in punto. Poi il miracolo, all’orario stabilito tutti pronti. Come è stato possibile ? Ti rendi conto che il gruppo ha una marcia in più, che sta crescendo il senso di appartenenza e che quindi per il bene del gruppo devi rispettare le regole e gli impegni presi. E quando vedi il cerchio che si forma pronto per partire, quando vedi che tutti, con ordine, trovano il loro posto, che si rispettano, che hanno cavalli bravi e ben addestrati, l’orgoglio ti cresce dentro, nel profondo del cuore e capisci di appartenere a questo gruppo. E’ in quel momento che inizia il vero raduno a cavallo. Le prime ore passano velocissime ammirando colline dolci ed incantevoli, vigneti ordinati e puliti dal lavoro dell’uomo ma soprattutto guardando la lunga fila di giubbini color ocra, che ondeggiano nell’aria e che si snodano lungo il sentiero come un sinuoso serpente. La visione ti ammalia, ti incanta e ti rendi conto del privilegio che hai perché hai la fortuna di essere a cavallo e di vivere quel momento. Si dice che calcoli di matematica quantistica hanno determinato che gli indiani d’america erano il popolo che più aveva capito il vero significato della vita. Bene credo che in momenti come questo, aiutati dal nostro cavallo, anche noi abbiamo compreso questo significato. Raccontare del pranzo, del borgo visitato, del resto della giornata trascorsa assieme non serve. Tutto è dentro il nostro cuore, nelle foto che abbiamo condiviso, nei commenti che ci siamo scambiati. Sono sensazioni che ognuno di noi ha dentro e poche parole scritte non bastano per raccontarle.

 

Sabato 4 giugno, la condivisione.

In questa giornata abbiamo fatto una bellissima passeggiata, visitato il “borghetto”, assaporato i migliori “nodini d’amore” in commercio ed alla sera ci siamo divertiti con la “singolar tenzone” tra i vari responsabili dei gruppi locali di natura a cavallo. Gioco organizzato con bravura ed intelligenza dal gruppo giovani. Tutte cose stupende e ben riuscite. Ma questo giorno sarà sempre ricordato perché due nostri giovani ci hanno insegnato come si vive il vero spirito di NATURA A CAVALLO. Hanno scelto il raduno per rendere esplicito ed impegnativo il loro amore. Grazie Toni e Francesca che con semplicità avete scelto tutti noi per condividere, in maniera divertente ed originale, il vostro amore ed il desiderio di formare una famiglia. Natura a cavallo è profondamente onorata e felice di questa vostra scelta e quella sera ci siamo veramente commossi e siamo stati fieri di voi.

 

Domenica 5 giugno, Mantova.

Un evento come il 15° raduno che ha coinvolto più di 250 persone e più di 200 cavalli è anche un percorso importante per la vita di una associazione. Ognuno di questi quattro giorni è stata una tappa di questo percorso che si può riassumere in quattro concetti:

− il senso di appartenenza

− il vero significato della vita

− la condivisione come strumento di vera amicizia

− l’orgoglio di essere gruppo a cavallo.

Quando siamo entrati in centro città a Mantova, a due a due, ordinati, fieri, compatti, diritti in sella abbiamo concluso il nostro 15° raduno dimostrando tutto l’orgoglio e la fierezza di essere un gruppo a cavallo coeso e ben preparato. La piazza, il castello, il ciottolato, la gente accorsa è stato uno stupendo contorno per il completamento di un percorso iniziato quattro giorni prima. Peccato che sia finito troppo presto.

 

Un particolare grazie al presidente Mauro Ferrari, ai gruppi di Mantova e Verona per la superba organizzazione, a tutto il consiglio direttivo per l’occasione che avete creato a tutti i soci. Un grazie anche alle amministrazioni comunali ed a tutte le autorità ed enti che hanno contribuito alla riuscita di questo evento.

Bruno Carta 

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